L’isola, costituita da due coni montagnosi (da dove deriva il vecchio nome greco dell’isola, Didyme ossia montagne gemelle) è posta al centro del sistema insulare delle ISOLE EOLIE, infatti ha a Nord – Est Panarea e Stromboli, ad Ovest Filicudi ed Alicudi ed a Sud Lipari e Vulcano.
E’ la seconda isola per superficie (26,8 km) e per popolazione residente (circa 2.500 abitanti). Nata dalle eruzioni verificatesi circa 160.000 anni fa, dalle quali si formarono ben sei vulcani che composero il corpo dell’isola, tra questi i due maggiori sono appunto i coni gemelli, di formazione piuttosto recenti, fra i 100.000 ed i 30.000 anni fa. Si tratta di strato – vulcani spenti ormai da gran – tempo, di cui si possono ancora vedere i crateri, quello di Monte Fossa delle Felci, profondo 100m, ha un diametro di 600/700 metri, quello di Monte Porri è profondo 30 metri e largo 150.
Un altro grande complesso vulcanico, costituito da almeno due edifici, diede origine a tutta la parte Nord – Orientale dell’Isola, con l’attuale Monte Rivi (m. 854). La parte occidentale invece si formò attraverso l’attività del gran cratere di Pollara, uno dei più vecchi, sul quale oggi giace l’omonimo paese. Il gigantesco cratere manifestò la sua ultima eruzione intorno a 13.000 anni fa, e tutt’oggi se ne possono osservare le dimensioni impressionanti: profondità 500 metri circa, diametro di oltre un chilometro. Esso è di particolarissimo interesse vulcanologico in quanto si tratta dell’unico vulcano aperto esistente oggi al mondo. La prima testimonianza della presenza dell’uomo su Salina risale al 3° millennio a.C., all’inizio dell’età di metalli. Si hanno testimonianza dell’esistenza del primo villaggio intorno al XIV sec. A.c., è questa l’epoca in cui le isole Eolie diedero vita a due fiorenti civiltà che, iniziatesi con la lavorazione dell’ossidiana, il nero vetro lavico, si svilupparono successivamente attraverso floridi commerci marittimi nel Mediterraneo e nell’Egeo: esse furono le civiltà di Capo Graziano e dei Milazzese. Il primo insediamento greco a Salina avvenne intorno al VI secolo a.C. e prosperò sino all’avvento dell’epoca romana. Fino alla fine di tale epoca l’isola visse di agricoltura (ulivo, cappero e vite), pesca e della produzione del sale nella salina di Lingua, da dove deriva il nome romano dell’isola. Dopo la romanità Salina dovette subire le traverse di tutte le piccole isole mediterranee, dalle lotte tra i Goti ed i Bizantini sino alle feroci incursioni degli arabi. Si hanno di nuovo insediamenti definitivi nell’isola intorno al XVI – XVII secolo d. C., periodo in cui l’isola è vissuta di agricoltura, pesca e commercio. SI era realizzato in effetti un meraviglioso modello di “economia integrata” che è sempre stata la chiave di volta delle prosperità delle Isole Minori.